Retailer Preference Index 2020: arriva anche in Italia la Grocery Edition di Dunnhumby
È stato presentato a dicembre da Dunnhumby (Gruppo Tesco), player operante a livello globale nel comparto Data Science nel retail e nella consumer experience, il primo indice annuale di preferenza dei retailer Italiani (RPI) per il canale alimentare, già in uso negli States e nel Regno Unito e in alcuni paesi europei come Spagna e Portogallo.
Siamo di fronte a scenari mutevoli, con il Covid che ha impattato in modo discriminante nelle modalità di relazione con i punti vendita, pieni di mutevoli esigenze da parte dei consumatori, sempre più tecnologie dirompenti, nuovi concorrenti, margini in diminuzione e chiusura di punti vendita, ma riteniamo che siamo anche in uno dei periodi migliori per i retailer, dove poter ridisegnare strategie e azioni di retention e proporre nuove soluzioni ai clienti.
Lo studio, partendo dalla comprensione delle esigenze specifiche dei loro clienti e quindi fornendo ciò che conta di più per conquistare le loro preferenze, i Retailer hanno l’opportunità di ottenere una crescita sostenibile mettendo i loro clienti al primo posto.
Quali retailer sono più preparati per resistere ad uno scenario socio-economico sempre più incerto accentuato dalla pandemia Covid? Cosa possono fare per competere?
L’RPI cerca di rispondere a queste e ad altre domande, tra cui:
• Cosa determina la preferenza dei clienti per i retailer del canale del largo consumo?
• Quali retailer stanno vincendo e perdendo la preferenza nei riguardi dei consumatori? E perché?
• Cosa possono fare i retailer per migliorare l’indice di preferenza dei consumatori?
Inoltre, illustra con statistiche e considerazioni tattico-strategiche ai manager della GDO italiana:
• Come i retailer vincitori creano connessioni emotive con i loro clienti
• I driver delle preferenze dei consumatori e cosa è cambiato rispetto al passato
• Le nuove regole di percezione del valore, fattori chiave e amplificatori del business
• Le azioni che i retailer meno performanti nell’RPI devono fare per migliorare il loro appeal presso i loro clienti
L’obiettivo di capire come i clienti percepiscono i negozi attraverso alcuni drivers (o pillars) e come queste percezioni influenzano aspetti emotivi e prestazioni dei punti vendita.
Seguono alcuni estratti del papers di DH curato per la parte italiana da RetailHub:
I metodi di classificazione di altri istituti o società di ricerca esistenti si concentrano principalmente sulla crescita della vendita al dettaglio in base al numero di punti vendita e alle dimensioni dei ricavi, senza collegare la crescita a prestazioni emotive (engagement) e indicatori finanziarie (vendite /mq; quote di mercato).
DH presenta ha una prospettiva diversa, che si concentra sul consumatore e sulla sua connessione emotiva con i vari retailer all’interno del canale LCC.