Aeffe a caccia di start up
Il gruppo di Moschino, Alberta Ferretti e Philosophy by Lorenzo Serafini sta costruendo un bacino di start up internazionali per migliorare la shopping experience.
Se il Covid-19 ha portato le aziende a concentrarsi sul potenziamento del canale digitale, c’è chi ha scelto di farlo collaborando con una serie di start up. È il caso del gruppo Aeffe – cui fanno capo i marchi Moschino, Alberta Ferretti, Philosophy di Lorenzo Serafini e Pollini – il cui team e-commerce, guidato da Gionata Galdenzi, ha cominciato fin dall’inizio dell’anno a selezionare un gruppo di start up attive nei segmenti del digital commerce e dell’intelligenza artificiale.
Dieci start up per il progetto perfetto
A raccontare l’esperienza è lo stesso Galdenzi: «Siamo alla ricerca di quello che chiamiamo “il progetto perfetto” – sappiamo già che a livello assoluto non può esistere – che stiamo costruendo sulla base delle esigenze del gruppo e dei singoli brand che ne fanno parte». La costruzione passa per un cluster di start up che il team sta selezionando in collaborazione con l’acceleratore italiano Retail Hub: «Grazie al board, e in particolare al nostro amministratore delegato che è molto digital oriented, stiamo sviluppando un progetto basato sulla collaborazione con tante start up verticali, piccole, ma smart, che ci permettano di essere veloci nel seguire sempre di più le necessità del cliente finale, che post Covid-19 ha esigenze sempre più immediate», dice Galdenzi.
Il gruppo Aeffe – che ha chiuso il 2019 con fatturato aggregato a 351 milioni di euro, in leggera salita (+1,4%) sul 2018, con una performance positiva sia del canale retail sia dell’online – ha come obiettivo quello di rendere operative circa 10 start up entro la fine dell’anno. «Stiamo lavorando con il nostro partnerTriboo all’implementazione e la maggior parte delle start up saranno saranno attive nel 2° semestre del 2020, avendo sfruttato il periodo Covid per analizzarle».
Il tool che individua la taglia giusta e il chatbot emozionale
Tra le tecnologie già selezionate da Aeffe c’è il tool di guida taglie ideato dalla start up Naiz fit che, con un selfie caricato dal cliente, permette al software di calcolare la taglia giusta da comprare. Uno strumento utile per avvicinare allo shopping online una fetta di clientela che vede nel non potersi provare il capo uno dei principali ostacoli alla finalizzazione dell’acquisto. C’è poi il chatbot “Inside” sviluppato dalla californiana Powerfront: «È un sistema più sofisticato rispetto al chatbot tradizionale: punta infatti a interpretare desideri ed emozione del cliente, utilizzando una serie di informazioni sulle visite o gli acquisti passati per esempio». Nel gruppo di start up selezionate da Aeffe ci sono realtà da tutto il mondo: Giftmagic dal Regno Unito; Wapping Web e Viume dalla Sapgna, Noibu dal Canada. C’è anche l’italiana Qaplà che utilizza la tecnologia per tenere traccia delle spedizioni. «La collaborazione con startup di tutto il mondo ci permette di raccogliere tante informazioni e analizzarle con sistemi di AI per andare a leggere o interpretare meglio i trend che cambiano repentinamente». Trend che per esempio, potrebbero aggiungere presto alla modalità di shopping virtuale delle consulenze video con sale assistant e personal shopper.
Fonte: Il Sole 24 ORE