
A Milano apre lo Spazio Lenovo
A pochi mesi dal lancio di Retai Hub, siamo particolarmente orgogliosi di essere parte del progetto Spazio Lenovo, uno store dedicato all’ innovazione nel retail.
L’Italia scelta per il primo concept store, dove la tecnologia viene anche spiegata. Lo spazio multifunzionale è stato salutato dal sindaco Sala come un «importante atto di fiducia verso la ripartenza». Il manager Luca Rossi spiega il perché di Milano. «Decisione presa con il cuore ma anche strategica: serve ribadire il ruolo dell’Europa nel braccio di ferro tra Usa e Cina»
Il digitale, motore del cambiamento
«La linea di confine tra ottimismo e pessimismo in questi giorni è molto sottile, atti di fiducia verso la ripartenza come questo sono ancora più importanti». Beppe Sala, sindaco di Milano, saluta come un simbolo importante per la città l’apertura del nuovo concept store di Lenovo, rimandato a seguito dell’emergenza sanitaria nei mesi scorsi e ora aperto – da domani, 16 settembre – a tutti i cittadini nella più che centrale corso Matteotti (da lunedì alla domenica, dalle 10 alle 20, info su Spaziolenovo.com). «Il digitale ormai l’abbiamo imparato è il motore del cambiamento», ha proseguito il primo cittadino eletto nel 2016. «Si tratta di uno strumento da affiancare agli altri due fari che devono guidarci verso il futuro: l’attenzione attiva all’ambiente e la volontà di una maggiore equità sociale».
Il bellissimo spazio cittadino, unico in Europa nel suo genere che vuole andare oltre il semplice concetto di negozio, è stato inaugurato oggi dalla multinazionale cinese in un clima che virava infatti verso l’ottimismo, con la voglia di esserci, in presenza, e provare a ripartire anche fisicamente. Pur con tutte le doverose cautele, sembrava di essere tornati allo scorso febbraio che sembra lontanissimo ma così non è. «Tutti noi sindaci delle grandi città europee e mondiali, padri e madri delle nostre comunità, abbiamo bisogno di una forte collaborazione», ha concluso Sala. «Milano è stata grande e continuerà a esserlo, e una delle garanzie sul domani è proprio questa partnership tra pubblico e privato». Unioni virtuose che mai come in questo periodo servono anche come messaggi appunto di fiducia, il bel concetto espresso da Sala e raccolto da Emanuele Baldi, amministratore delegato di Lenovo Italia: «Abbiamo scelto questa settimana per il lancio dello store non a caso: con questa apertura abbiamo voluto mettere anche il nostro mattoncino verso la normalità».
Piante stabilizzate e filosofia aperta
Uno spazio fisico per poter toccare con mano l’etereo digitale: non c’è contraddizione, anzi, come detto c’è un bell’odore di fresco. Come quello delle piante stabilizzate che dominano nel design del negozio di Lenovo – curato da Alessandro Luciani -, spazio espositivo ovviamente per prodotti(dai pc ai visori Lenovo per arrivare agli smartphone Motorola) e per i servizi dell’azienda (le soluzioni di data center per le aziende), ma anche ambiente multifunzionale. Tra uno spazio caffè e uno di co-working, un auditorium e un’area dove fare esperienza con le nuove tecnologie. Che saranno anche raccontate, a partire da ottobre, in occasione degli SmartTalk sui temi dell’educazione, del gaming, dell’intelligenza artificiale. Uno spazio aperto alla città come lo Store di Apple, inaugurato due anni fa a poca distanza ma con una filosofia differente. Quella di Lenovo vuole essere più inclusiva e aperta, figlia della forte componente italiana alla guida della multinazionale cinese. Da qui anche la scelta di Milano per questo primo store, una decisione presa attraverso un mix tra ragione e sentimento, come ci ha spiegato Luca Rossi, manager italiano (“e molto milanese”) di fascia altissima che in Lenovo ora ricopre il ruolo di presidente per tutta l’area europea e quella dell’America Latina.
Lenovo, tra ragione e sentimento
«L’apertura dello Spazio Lenovo doveva essere a febbraio, poi è arrivato lo tsunami. E ci siamo subito chiesti se questo investimento valeva ancora la pena», esordisce Luca Rossi. «Ma qualcosa l’emergenza sanitaria non è riuscita a cambiare, ed è questa voglia dell’essere umano di esserci, di toccare, e così conoscere. Il nostro sarà un negozio dove comprare prodotti e servizi ma l’ambizione è molto di più, è quella di creare uno spazio dedicato alla conoscenza, all’informazione e anche alla formazione. Alla socialità».
Si tratta di un debutto per Lenovo, che in Asia ha diversi store ma nessuno concepito come un punto di incontro cittadino. E la scelta di Milano è un motivo d’orgoglio per Luca Rossi. Che da manager trasparente qual è vuole però distinguere quanto spazio nella decisione ha avuto la strategia aziendale, e dove invece finisce la razionalità e inizia il cuore. «A livello matematico avrebbe forse avuto senso scegliere uno dei tre Paesi europei che formano il podio del mercato dei pc, l’Italia nel settore è solo quarta», spiega Rossi. «Ma la bassa penetrazione dei computer nel Paese significa anche una grande possibilità di crescita, tema che si unisce all’altra considerazione: sui telefoni il nostro è invece un mercato di prima fascia. E l’Italia può rappresentare un terreno molto fertile per il rilancio del marchio Motorola, tornato forte già in Sud e Nord America e che ora vuole compiere gli stessi passi in Europa». Chi meglio della città della moda, con uno spazio incuneato nelle vie del fashion milanese, può aiutare un brand a tornare «ispirazionale»? «Potevamo anche farlo in Francia? La risposta è sì», continua Rossi. «Ma qui è intervenuto anche il cuore a tirarci verso la scelta di Milano. Dove, giocando in casa, riesco a capire meglio se la nostra strategia è quella giusta». Ragione e sentimento, appunto, perfettamente rappresentate dall’elegante funzionalità dello spazio in corso Matteotti 8/10.
E che ritornano nel discorso di Luca Rossi quando parliamo del ruolo dell’Europa nella competizione economica e di innovazione tra Stati Uniti e Cina.
Fonte: Corriere.it